Risposta a Nicholas: valore della libertà e diritti civili
Pubblico la risposta ad alcune domande poste sui social da Nicholas, un nostro concittadino baldisserese che ha chiesto ai candidati sindaci come si pongono in relazione ai valori Costituzionali dell’antifascismo e al contrasto della propaganda nazi-fascista e, sul tema dei diritti civili, chiede quale sarà, in caso di elezione, la posizione in merito alle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disponibilità a sostenere iniziative sociali e culturali volte a contrastare l’omotransfobia
Ecco il mio pensiero sui due argomenti, e cosa farà la nostra squadra se ci verrà dato il compito di amministrare Baldissero.
Preservare e difendere i valori fondamentali della nostra Carta Costituzionale è dovere non solo di un Amministratore, ma di ogni Cittadino, perché transigere oggi su uno qualunque di questi principi, che potrebbe anche non godere, oggi, della nostra piena condivisione, potrebbe significare dover domani subire altrettanto su qualche altro diritto/principio che ci sta a cuore (salute, scuola, lavoro, …).
Come ho avuto modo di scrivere in occasione del 25 aprile, i nostri padri e i nostri nonni hanno combattuto e sofferto “eventi” caratterizzanti una dittatura, oggi purtroppo sminuiti e sottovalutati, a volte addirittura negati, affinché noi avessimo quelle libertà che a loro non sono state concesse, vuoi per ragioni politiche, vuoi per arretratezza dei tempi, vuoi per un perbenismo che fatica ad essere vinto.
Nella mia vita ho avuto la fortuna di incontrare culture, generi e mentalità diverse e ancora oggi frequento persone di origini diverse che hanno lingue, idee, comportamenti, religioni, credenze e abitudini le più variegate e la loro frequentazione non è mai stata motivo di difficoltà. Anzi….
Ho fatto mio, prima ancora che lo rinverdisse Papa Francesco, il detto popolare: “chi sono io per giudicare?”, perché amo concentrarmi sui problemi e su cosa si può fare per risolverli, approfondendo e ricercando i punti di incontro e condivisione, piuttosto che soffermarmi sulle differenze: un diverso punto di vista, una diversa interpretazione o concezione della stessa cosa aiuta a crescere. Solo chi non ha avuto l’opportunità o ha rifiutato di confrontarsi con realtà complesse e diversificate non si rende conto di quanto abbia perso in termini di crescita umana e personale.
Le unioni civili sono un istituto giuridico sancito dall’ordinamento italiano e celebrare un rito di matrimonio, sotto le diverse forme previste dalla legge, è un preciso dovere di ciascun Amministratore che, non dimentichiamolo, è tenuto ad applicare le leggi. Sottrarvisi è, prima ancora che una presa di posizione censurabile e non condivisibile, un venir meno ai propri obblighi.
Chi chiede di essere posto alla guida della propria comunità assume tutti gli obblighi che derivano dal suo status e non può decidere quali seguire e quali trascurare.
Non solo in fatto di unioni civili, ma in generale, perché chi cavilla su una cosa poi cavilla anche sul resto e non sempre per una questione “morale”.
Io e le persone che con me stanno lavorando al Progetto Baldissero2031 crediamo che una delle cose su cui dobbiamo impegnarci come Cittadini, prima ancora che come Amministratori, sia il garantire ogni parità a ciascuna persona in quanto tale.
Il superamento delle distinzioni di genere, di età, di sesso, di lingua, di religione, di cultura, di origine, deve essere perseguito “senza se e senza ma”, perché, non dimentichiamolo, da questo punto di vista purtroppo c’è ancora molto da lavorare.
Una società che necessita di leggi per affermare la parità di genere nel godimento dei Diritti Civili, nelle nomine dei Consigli di Amministrazione delle Società di Diritto Pubblico e anche nelle Consultazioni Elettorali (per stabilire che devono obbligatoriamente comprendere una quota di componenti in funzione del sesso) non fa altro che attestare palesemente ed inequivocabilmente quanta strada dobbiamo ancora percorrere per una vera uguaglianza.
Se ci verrà affidata la responsabilità di amministrare Baldissero avremo attenzione per OGNI PERSONA e saremo parte attiva nell’ascoltare, sostenere e promuovere ogni iniziativa finalizzata alla eliminazione delle violenze, delle discriminazioni e dei soprusi, perché compito di chi è “primo cittadino” e di qualunque Assessore e Consigliere Comunale che abbia insieme a lui la responsabilità di amministrare una Comunità, è essere al servizio di tutti i cittadini promuovendo e testimoniando, non a parole, ma con i fatti il rispetto dei valori che sono fondamento del vivere civile.
Da ultimo vorrei condividere un concetto che mi fu insegnato molti anni fa, poco più che trentenne, quando incontrai una Persona, un profugo Istriano (proveniva da Umago ed è stato pure nostro concittadino e riposa con suo padre, maresciallo dei Regi Carabinieri, nel nostro cimitero) che per me è stato un vero Maestro: “Non esistono le minoranze. Esistono solo Persone che hanno altre età, lingue, abitudini, credi, idee, comportamenti diversi, che non ledono i diritti degli altri, ma che ci spaventano perché non conosciamo o comprendiamo cosa li differenzia da noi. Come tutti i “babau”, quando si accende la luce (della conoscenza) scompaiono…”.